La gestione delle prestazioni ambientali degli edifici rappresenta una sfida sempre più centrale per il settore immobiliare, che deve confrontarsi con obiettivi di decarbonizzazione stringenti e con la necessità di strumenti decisionali basati su dati affidabili. L’8 e 9 ottobre 2025, al BIMeet&Greet organizzato da SkeinBIM presso il Teatro Display del Brixia Forum di Brescia, Marco Baccaro ha presentato il progetto Whole Life Carbon Twin, sviluppato da DT4 – startup innovativa di cui è co-founder e CEO, partecipata da B&B Progetti – in collaborazione con EETRA.
Digital Twin oltre la visualizzazione: un database per decisioni consapevoli
Il progetto integra modellazione BIM e Digital Twin per valutare l’impatto ambientale degli edifici attraverso l’analisi di embodied carbon – l’impronta carbonica generata da materiali e costruzione fino alla consegna – e operational carbon – le emissioni prodotte durante l’uso e la gestione dell’edificio. L’approccio trasforma il Digital Twin da strumento di rappresentazione a database operativo in grado di supportare simulazioni e ottimizzazioni lungo tutto il ciclo di vita dell’asset.
“Il modello BIM deve essere uno strumento che ci aiuta a interpretare i dati che oggi abbiamo per capire cosa succederà domani”, ha sottolineato Baccaro durante l’intervento. “Spesso chi detiene asset immobiliari prende decisioni senza strumenti che considerino l’impatto ambientale di lungo termine. Il Digital Twin può colmare questo gap.”
Conformità CRREM e gestione del rischio climatico
Il sistema monitora la conformità agli obiettivi di decarbonizzazione europei attraverso il confronto con le curve CRREM (Carbon Risk Real Estate Monitor), che definiscono i percorsi di riduzione delle emissioni per il patrimonio immobiliare. Questo approccio consente di valutare il rischio di stranded asset – edifici che potrebbero perdere valore a causa della non conformità agli standard ambientali – un tema centrale per società di asset management e istituti finanziari che dovranno integrare i profili di rischio ESG nelle valutazioni creditizie.
Il progetto include inoltre l’analisi dinamica degli scenari climatici futuri, permettendo di simulare l’interazione tra edificio e condizioni ambientali variabili nel tempo. “Oggi investiamo in interventi di riqualificazione per uno scenario incerto. L’analisi dinamica ci consente di dimensionare gli interventi in modo più consapevole, considerando sia il riscaldamento globale sia eventuali picchi di raffreddamento”, ha evidenziato Baccaro.
Passaporti digitali dei materiali e circolarità
Il database del Digital Twin integra i Materials Passports, che digitalizzano e tracciano i materiali impiegati nell’edificio. Quando l’asset raggiunge la fine del ciclo di vita – sia per rifunzionalizzazione sia per dismissione – il passaporto fornisce informazioni dettagliate sull’impatto ambientale delle diverse opzioni di intervento, trasformando l’edificio in un deposito temporaneo di risorse recuperabili e favorendo strategie di economia circolare.
Ottimizzazione in fase progettuale e gestionale
L’implementazione del sistema nelle fasi iniziali del progetto consente di ottenere risultati significativi sulla curva di decarbonizzazione, evitando di relegare il controllo economico e ambientale alla fine della progettazione esecutiva. “Agendo già in progettazione otteniamo vantaggi rilevanti. Anche nella fase operativa, con piccole azioni quotidiane possiamo ottenere benefici estremi sul lungo termine”, ha precisato Baccaro.
L’approccio risponde alla necessità di superare logiche decisionali basate esclusivamente sul ritorno immediato, fornendo agli asset manager strumenti che evidenziano il valore delle scelte orientate alla sostenibilità nel medio-lungo periodo. Il Digital Twin diventa così supporto per decisioni che bilanciano efficienza economica e responsabilità ambientale, in linea con le crescenti richieste di trasparenza da parte di investitori e regolatori.
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