Lo sviluppo di progetti edilizi complessi richiede metodi strutturati per gestire costi, tempi e informazioni tra i diversi attori coinvolti. Senza un sistema di classificazione condiviso, il progetto rischia di perdere il controllo economico e qualitativo. L’Ing. Giampiero Brioni ha approfondito questo tema nell’articolo “Sistemi di classificazione dei costi nei progetti di architettura e di ingegneria civile”, pubblicato su L’Ufficio Tecnico (Maggioli Editore, marzo 2021).
La norma UNI 8290: struttura e limiti
La UNI 8290 rappresenta il principale sistema di classificazione italiano per il settore edilizio. Articolata su tre livelli gerarchici, identifica:
- Classi di unità tecnologiche (es. Struttura portante, Chiusura, Partizione interna)
- Unità tecnologiche (es. Strutture di fondazione, Chiusura verticale)
- Classi di elementi tecnici (es. Strutture di fondazioni dirette, Pareti perimetrali verticali)
Questo approccio si basa sulla funzione tecnico-costruttiva delle parti dell’edificio, fornendo terminologia standardizzata e una sintassi rigorosa per la comunicazione di progetto. La norma garantisce una lettura articolata del sistema edilizio attraverso un database strutturato.
Tuttavia, la UNI 8290 presenta un limite concettuale significativo: interpreta l’edificio come risultato di un processo concluso, escludendo fasi critiche quali progettazione del cantiere, demolizioni, movimenti terra, controlli in fase di costruzione e piani di manutenzione. Per questa ragione, nell’articolo si sottolinea la necessità di implementare la norma con ulteriori elementi per rappresentare l’intero ciclo di vita del progetto.
Alternative internazionali: ICMS, MasterFormat, UniFormat II
L’articolo analizza i principali sistemi utilizzati a livello internazionale, evidenziando come ciascuno risponda a esigenze specifiche:
ICMS (International Construction Measurement Standards) fornisce una struttura per la definizione economica lungo l’intero ciclo di vita dell’opera, permettendo confronti tra progetti in contesti nazionali diversi. Non sostituisce i sistemi locali, ma offre una “cornice di reportistica” universale.
MasterFormat, adottato negli USA e Canada, organizza le informazioni su tre livelli numerici (coppie di cifre) coprendo sia la realizzazione che il mantenimento dell’opera. La sua efficienza deriva dall’elevato interesse per le problematiche gestionali di progetto.
UniFormat II (ASTM E1557-97) si distingue per la logica “per obiettivi”: classifica le componenti secondo il ruolo funzionale nel sistema tecnologico, includendo anche aspetti transitori (contesto, cantiere, interferenze). Questo approccio lo rende particolarmente adatto per stime sintetiche nelle fasi preliminari e per l’analisi delle alternative progettuali.
Dalla classificazione merceologica ai sistemi integrati
L’articolo parte dall’analisi della classificazione merceologica tradizionale (quella dei prezzari delle Camere di Commercio), basata su macro-categorie e lavorazioni convenzionali. Questo sistema, efficace nel cantiere tradizionale con impresa generale, mostra limiti nella realtà attuale caratterizzata da parcellizzazione delle lavorazioni e subcontraenti specializzati.
I sistemi più evoluti come OmniClass (a faccette, con 15 tabelle) e UniClass 2015 (UK, 11 tabelle, compatibile BIM) rispondono alla necessità di codici di comunicazione efficienti per l’era digitale, dove Building Information Modeling e gestione integrata richiedono linguaggi condivisi lungo tutto il processo edilizio.
Conclusioni operative
Come evidenziato nell’articolo, la scelta del sistema di classificazione dipende dall’obiettivo: formare una Business Breakdown Structure (BBS) capace di identificare caratteri delle scelte, correlazioni e compiti gestionali. I sistemi standard costituiscono la base per gestire efficacemente il progetto in termini tecnici, economici, finanziari e logistici.
Scarica l’articolo completo in PDF per approfondire schemi, figure e tabelle comparative dei diversi sistemi di classificazione.